domenica 1 luglio 2012

Abitare una lingua

Ndjock Ngana è uno dei tanti scrittori migranti che hanno scelto di scrivere in lingua italiana. Nato in Camerun, vive in Italia, più precisamente a Roma, dove lavora come mediatore interculturale. E' autore della raccolta di poesie Nhindo nero, Edizioni Anterem, 1994.

Una delle sue poesie più belle si chiama "Prigione":


Vivere una sola vita
in una sola città
in un solo Paese
in un solo universo
vivere in un solo mondo
è prigione.

Amare un solo amico,
un solo padre,
una sola madre,
una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione.

Conoscere una sola lingua,
un solo lavoro,
un solo costume,
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.

Avere un solo corpo,
un solo pensiero,
una sola conoscenza,
una sola essenza
avere un solo essere
è prigione.

Italiani si nasce

La dodicenne Lamia, nata in Italia da genitori marocchini legge la sua lettera alla Camera

https://www.youtube.com/watch?v=UvC8woYyxP0&feature=player_embedded
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mercoledì 13 giugno 2012

Progetto creativo interculturale: attività svolte, obiettivi, risultati

Il 6 Giugno 2012 si è concluso con successo il secondo progetto interculturale realizzato presso la Scuola Media Statale “Corrado Melone” di Ladispoli. Il progetto realizzato dall’Associazione Spirit Romanesc Onlus mirava a stimolare nei partecipanti al laboratorio una riflessione profonda sulla propria cultura di appartenenza come base e valore per un nuovo senso di cittadinanza, promuovendo forme più stimolanti di contatto con la cultura di arrivo, la sicurezza di sé e stimolando la presa di coscienza delle proprie capacità. Raccontarsi, oltre che un esercizio linguistico, è soprattutto un processo identitario. Raccontare di sé, della propria identità, dei propri sentimenti, far emergere le emozioni, aiuta a conoscersi meglio e offre la possibilità di vedersi come protagonisti di qualcosa di speciale. Vedersi capaci di raccontare di affetti, di difficoltà, di ricordi e nostalgie, di curiosità e di scoperte, rafforza i ragazzi, migliora la loro immagine di sé, a scuola, fra i compagni e con gli insegnanti. 

Al laboratorio creativo hanno partecipato alunni di origine romena, arrivati a settembre dell’anno scorso, ma anche ragazzi nati in Italia o portati qui da piccoli. Nonostante l’orario pomeridiano e l’imminenza degli esami per i partecipanti delle terze medie, la partecipazione è stata costante e molto attiva. 

Il lavoro di gruppo includeva varie attività che hanno permesso ai ragazzi di esprimere, in maniera ludica, le esperienze legate al proprio vissuto migratorio, alla propria famiglia, alle proprie origini, agli affetti, ai desideri, ai sogni. In accordo con i partecipanti al laboratorio si è deciso di inserire anche autoritratti fotografici e delle foto sui diversi temi della loro vita quotidiana in Italia e, prima, nel paese d’origine. Il risultato finale è rappresentato dal blog “Noi e i nostri ricordi: Identità locali, identità plurime”, realizzato dai ragazzi che hanno partecipato con il supporto della mediatrice interculturale, ideatrice del laboratorio. 

L’idea del progetto e di questo blog è stata sostenuta e incoraggiata dal preside Riccardo Agresti e dalla Professoressa Rosanna Gambino che ringrazio per la disponibilità e l’entusiasmo con cui accolgono le attività volte alla costruzione di una società accogliente e multietnica. 

La nostra speranza è che questo blog diventi uno spazio di intercultura al quale anche gli altri ragazzi della scuola possano portare il loro contributo. A questo proposito, per stimolare e facilitare coloro che vorranno contribuire a migliorarlo e aggiornarlo, sul sito della scuola si troverà il collegamento al blog.

Simona Hristian
Mediatrice interculturale

mercoledì 6 giugno 2012

PRESENTE - FUTURO (Oana)

Ciao, vi voglio raccontare un po' di me nel presente. Finisco la scuola (la 1° media)  oggi  06.06.2012  e fra qualche giorno andrò in Romania. In Romania vado da mia nonna che sta tanto male e le voglio raccontare tutto quello che ho fatto in Italia. Da mia nonna ho tanti amici, cugini, zie, zii e tanti altri parenti.
Al ritorno dalla Romania, mi trasferirò insieme alla mia famiglia a Ravenna perché mio papà lavora là e mi ha raccontato quanto è bella quella città.
Vi prometto che vi farò vedere delle foto dalla Romania e da Ravenna.

VLADI: IL MIO PRESENTE - FUTURO

Dopo l'ultimo giorno di scuola andrò ai giardini di Via Firenze a fare i gavettoni e dopo andremo direttamente al mare.
Purtroppo fra una settimana devo andare in Romania, ma anche lì sono sicuro che mi divertirò molto: giocheremo tutto il giorno a calcio.  Non vi preoccupate, però! Durante le vacanze troverò un po' di tempo e vi manderò qualche foto e vi scriverò qualcosa.