lunedì 28 maggio 2012

l paragone tra la scuola italiana e quella romena (Silvana)

Mi chiamo Silvana, ho 14 anni  vengo dalla Romania (Targu Mures).


I tre agettivi  che mi descrivono sono:  simpatica, timida e calma.



Ho un fratello  più piccolo.  I miei animali preferiti sono: il cane e il pesce. Mi piace mangiare la pizza, il pesce e la Nutella. Quello che odio di più é quando mi fa arrabbiare mio fratello.                
Da grande vorrei fare l'avvocato. Questo é il mio desiderio da quando ero piccola. Secondo me é bello fare l'avvocato perché puoi aiutare le persone che si trovano in difficoltà.

Sono arrivata in Italia da meno di un anno quindi ho finito le elementari in Romania. L'impatto con la scuola italiana non é stato molto facile, visto che  ci sono tante differenze. Adesso vi racconterò come funziona la scuola in Romania: iniziava alle 8 e ogni giorno finiva a un orario diverso. Le ricreazioni si facevano dopo ogni ora e duravano 5 o 10 minuti. Nella ricreazione  potevamo andare  al negozio  per comprare qualcosa o anche  rimanere sul corridoio. Durante la ricreazione che durava  10 minuti  ci portavano  il latte e il cornetto. All'uscita della scuola si poteva andare da soli a casa, senza essere accompagnati da un adulto. Era più  semplice  studiare per me perché  conoscevo la lingua invece da quando sono arrivata in Italia faccio più  fatica  a studiare non conoscendo l'italiano. Una delle difficoltà  più  grandi è quella  di capire le esplicazioni durante la lezioni.
In Romania, quando mancava un professore  non eravamo divisi, ma rimanevamo in classe con un altro professore.
I collaboratori scolastici  non  parlano con i ragazzi e con i professori. Puliscono  la scuola e poi  vanno a casa.
Gli scioperi a scuola, in Romania, non si facevano proprio, non esistevano.
Gli incontri con i genitori si faccevano  in una classe con tutti i genitori  insieme  invece  qui  entra  un solo genitore  a volta e parla con tutti  i professori.
Il registro è diverso perché si mettono soltanto i voti e le assenze. Ogni  alunno ha un libretto  dove si mettono tutte le note e le pagelle.
Il diario non c'era, i compiti gli segnavamo sul quaderno.
Le interrogazioni erano fatte diversamente nel senso che si  faccevano alla lavagna ed erano più  frequenti.
Le circolari non esistono in Romania.

Nessun commento:

Posta un commento